Non solo immagini: l’AI conquista anche la scrittura

Ormai c’è un dato di fatto che sembra assodato: l’Intelligenza Artificiale è arrivata ed è qui per restare, o almeno questo sembrano dire le sue recenti evoluzioni. Se fino a qualche tempo fa non si parlava quasi d’altro che di Midjourney e dell’AI in grado di elaborare immagini in pochissimo tempo, ultimamente chiunque navighi un po’ sul web avrà sicuramente sentito parlare di ChatGPT e in generale dell’AI legata alla scrittura e al copywriting in ottica SEO.

Quali sono quindi i tool più interessanti che la sfruttano? È arrivato veramente il tempo in cui l’AI è in grado di sostituire l’uomo in alcune attività? Quali opportunità ma anche rischi questi strumenti così innovativi portano con sé? Sono queste le domande che stanno invadendo il web e a cui cerchiamo di rispondere.

Il 30 novembre 2022 è da ricordare come il giorno che ha segnato lo spartiacque tra due epoche: il giorno in cui l’Intelligenza Artificiale (tramite la messa online del tool ChatGPT) è diventata ufficialmente un “competitor” dell’essere umano nella realizzazione di testi complessi. Ma se questa non era una novità così recente (già da diversi anni esistevano macchine in grado di elaborare testi complessi e dotati di un senso), solo ora forse ci troviamo davanti a uno strumento che sembra veramente in grado di produrre risultati sorprendenti.

Va infatti detto che altri chatbot, quali Replika, erano già stati diffusi in precedenza con funzionalità simili a ChatGPT. Tuttavia, pur sfruttando lo stesso modello di previsione linguistica (Generative Pre-trained Transformer), essi forniscono per circa il 30% risposte già date da chi ha sviluppato la rete neurale (l’AI), inoltre sono in grado di rispondere solamente in lingua inglese ad un numero piuttosto circoscritto di input.

La marcia in più di ChatGPT, al contrario, è di elaborare risposte in moltissime delle lingue più diffuse al mondo e di essere in grado di generare, a partire da un qualsiasi prompt (cioè qualsiasi “domanda” gli venga posta) contenuti impeccabili e coerenti dal punto di vista sintattico, in grado di simulare in tutto e per tutto le risposte che potrebbe dare un essere umano.

Inoltre, ChatGPT è perfino in grado di elaborare righe di codice, risolvere calcoli matematici e, (perché no?) inventarsi anche qualche barzelletta! Dai comunicati stampa ai consigli per le visite turistiche e articoli per i blog, sembrano non esserci limiti alla tipologia di contenuti che questa chat può creare autonomamente. Non per niente infatti ChatGPT, sviluppato e distribuito da OpenAI, dopo soli 5 giorni dal suo rilascio, ha registrato un numero record di 1 milione di utenti registrati sulla pagina dedicata dell’azienda.

Come sappiamo le potenzialità e le performance dell’AI si stanno estendendo a velocità impressionante, dai tool “txt2txt” (che producono cioè testi) agli strumenti in grado di fornire altri tipi di output come immagini e persino video (e qualche brand ha già iniziato a usarli).

Le possibilità che lo sviluppo dell’AI sta aprendo per svariate tipologie di utilizzi è attualmente uno tra i temi più caldi e discussi al mondo; come sempre in questi casi la platea si divide tra chi teme che troppa innovazione possa sempre di più “rubare” il lavoro alle professioni creative (e non solo), e chi invece sostiene che niente potrà mai sostituire il genio e la creatività umane. Anche stavolta sembra più sensato, più che passare da un estremo all’altro, chiedersi e valutare attentamente non solo cosa l’AI può fare, ma soprattutto a chi e a cosa essa può fornire un prezioso contributo per migliorare i risultati di tutti.

Dai un occhio ai migliori tool AI di copywriting