Il debutto di Google Gemini è alle porte? GPT-4 è in pericolo?

A partire da questo giugno l’attenzione del mondo dell’intelligenza artificiale (IA) si è spostata sull’azienda Google DeepMind, che ha preannunciato il lancio del prossimo chat-bot che vuole fare concorrenza a GPT-4, l’ultimo modello di OpenAI. In poche parole, l’azienda usufruisce delle tecniche di AlphaGo, ovvero il primo software che ha sconfitto un professionista nel gioco da tavolo del Go, per realizzare un’altra chatbot, Google Gemini.

La nuova “famiglia” di LLM (Large Language Models) è sviluppata in concomitanza con l’IA di Bard allo scopo di proporre soluzioni alternative a ChatGPT e Bing Chat. Google Gemini sarà infatti un’IA in grado di risolvere problemi logico-matematici, di interagire con i propri interlocutori dando consigli e di rappresentate una risorsa creativa: tutto questo viene potenziato dalla presenza del pensiero logico di cui questa piattaforma è dotata.

A metà settembre sono state esposte alcune informazioni preziose sullo stato dei lavori del nuovo sistema IA tanto atteso. Secondo un nuovo rapporto di The Information, testata giornalistica americana incentrata sull’industria tecnologica, il processo elaborativo di Google Gemini procede senza sosta raggiungendo risultati in tempi record, avvicinandola sempre di più a prospettive di distribuzione più ampia. In particolare, Google ha consentito ad alcuni sviluppatori di accedere alla versione prematura di Gemini allo scopo di poterlo sviluppare ulteriormente, integrando nuove applicazioni e servizi.

Questa nuovo chatbot intende scavalcare le ultime proposte di OpenAI, che, con il passaggio a GPT-4, hanno visto le proprie funzioni peggiorare notevolmente nell’ultimo periodo. Secondo la ricerca portata avanti dalle Università di Stanford e Berkeley, l’accuratezza dell’operazione logica di Chat GPT è scesa del 7,4%, passando dal 97,6% all’86,8%.

Di fronte a questo scenario controverso, non ci sono ancora notizie per quanto riguarda la data del rilascio del prodotto, ma Google ha semplicemente affermato che i risultati ottenuti dai testi sono a dir poco impressionati.