Google Consent Mode V2

Privacy e Marketing: il nuovo Google Consent Mode V2

Una soluzione per bilanciare la raccolta di dati e il rispetto della privacy

 

Il panorama digitale continua a evolversi a un ritmo sostenuto e, anche questa volta, richiede un adattamento costante da parte di aziende e professionisti del settore.

Con l’avvento delle Cookie Policy e del Digital Markets Act (DMA) 2024, le aziende si trovano di fronte ad uno scenario caratterizzato da nuove sfide e opportunità. In tale contesto, Google ha sviluppato il Consent Mode, un’iniziativa volta a preservare la valutazione accurata delle performance online e a favorire la raccolta di dati per scopi di marketing, assicurando al contempo il rispetto della privacy degli utenti.

Il Consent Mode è una funzionalità lanciata da Google nel settembre 2020 che interagisce con le piattaforme di gestione del consenso (CMP) per acquisire le preferenze degli utenti in merito alla privacy. Basandosi su tali preferenze garantisce la privacy durante le conversioni e fornisce gli strumenti per recuperare informazioni sulle conversioni mancate a causa di mancati consensi.

L’approccio alla base del Consent Mode prevede l’utilizzo di dati anonimizzati, anche da utenti che non concedono il consenso ai cookie, per stimare il traffico reale del sito web e per attribuire le conversioni provenienti da Google Ads.

Secondo quanto detto, sfruttando l’intelligenza artificiale tramite l’impiego di algoritmi, Google mira a recuperare oltre il 70% dei percorsi da clic a conversioni persi a causa del mancato consenso degli utenti. Questo fornisce ai professionisti del marketing una visione più dettagliata delle conversioni, consentendo loro di ottimizzare le campagne pubblicitarie per massimizzare i risultati.

A partire da novembre 2023, Google ha introdotto una nuova versione, il Consent Mode V2, un aggiornamento del Consent Mode originale che garantirebbe una maggiore privacy e trasparenza sulla raccolta e l’uso dei dati degli utenti all’interno dell’Unione Europea, in particolare per quanto riguarda la costruzione di audience e il remarketing. Può essere implementata in modalità avanzata (attiva anche senza consenso) o base (tag attivi solo dopo il consenso).

Da marzo 2024, l’upgrade alla nuova versione, diventa un’attività “obbligata” per le aziende: senza l’integrazione o l’aggiornamento di Consent Mode V2 rimarrà comunque possibile visualizzare le conversioni degli utenti che hanno acconsentito alla profilazione ma non sarà più possibile creare, aggiornare ed importare audiences in Google Ads da Google Analytics 4, causando dei cali drastici nelle performance delle campagne di advertising.

Ancora una volta, quindi, aziende e professionisti del settore sono chiamati a stare al passo con l’innovazione: la rapida evoluzione delle normative sulla privacy e delle tecnologie digitali richiede alle aziende di adottare soluzioni innovative come la Consent Mode avanzata di Google. Infatti, trascurare questa soluzione potrebbe portare alla perdita di dati preziosi sull’efficacia delle campagne, mettendo a rischio la competitività nel contesto digitale attuale e compromettendo la fiducia degli utenti nella gestione dei propri dati personali